Fuori da venerdì 4 giugno su tutte le piattaforme Una corriera per Marte Sud, il nuovo singolo di Paco Sangrado che vede la produzione di Xgosh! e che anticipa i nuovi progetti per l’autunno. Sulle note di un malinconico sintetizzatore e il costante ticchettio del tempo, l’artista scandisce le parole che, struggendosi con la melodia, creano un vagabondaggio emotivo fra mondi e realtà parallele.
Una corriera per Marte Sud è la rappresentazione di un viaggio inter-dimensionale che vede lo smarrimento e il distacco fra l’essere umano e l’universo, il vuoto fra i satelliti,
gli androidi e i venti solari; il brano esprime l’inadeguatezza dell’uomo dinanzi all’emotività scatenata da rapporti sociali tossici, mal compresi, indefiniti.
(Paco Sangrado)
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BIOGRAFIA
Paco Sangrado (nome d’arte di Francesco Imperatrice) è un progetto canoro che nasce con l’esigenza di accomunare il sound elettronico e il cantautorato più classico. Esordisce nel 2003 perseguendo la wave “indie trap” e pubblicando il suo primo EP dal titolo Diverso, mixato e masterizzato interamente da Charlie Charles. A gennaio 2019 ha rilasciato Marittimo, il secondo EP, pubblicato successivamente su Spotify nel 2020. A marzo dello stesso anno ha collaborato con Zyrtck, artista romano di Thaurus Label, nella realizzazione del brano Da un po’. Ha all’attivo una collaborazione con Glasond, giovane trapper calabrese con il quale, nel 2020, ha pubblicato il brano Eboli prodotto da Mothz. Nell’agosto dello stesso anno ha pubblicato il singolo Crostacei, prodotto da Cesi. Una corriera per Marte Sud è il suo ultimo singolo.
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INTERVISTA DA RADIO CITY LIGHT
Parlaci un po’ di te: chi sei, da dove vieni, come ti sei avvicinato alla musica?
Di giorno, quando non combatto il crimine, sono Francesco Imperatrice, ho 22 anni e vengo dalla provincia di Monza e sin da piccolo sono sempre stato attratto fortemente dalla musica. A undici anni iniziai a suonare la batteria e ho continuato fino alla prima superiore, poi ho capito che non faceva per me e ho iniziato a scrivere testi; quando avevo tredici anni registrai la mia prima canzone (era parecchio brutta) a casa di un mio amico.
A chi consiglieresti, in particolare, l’ascolto di “Una corriera per Marte Sud”?
Banalmente direi a tutti. Nello specifico a chi si vuole perdere e a chi ha bisogno di ritrovarsi, può sembrare un paradosso ma è il bello di questa canzone. Perdersi tra le ambientazioni e l’immaginario fantascientifico, ma ritrovarsi in quei sentimenti, relazioni tossici che purtroppo più o meno tutti abbiamo vissuto.
Che cosa distingue “Una corriera per Marte Sud” dai tuoi brani precedenti?
È un brano più introspettivo, tranquillo. Sono rimasto sempre sulle sonorità elettroniche, ma questa volta il tutto è su una chiave più chill e ambient.
Hai voglia di darci qualche consiglio per gli ascolti?
Consiglio di ascoltare il mio brano in un qualsiasi posto che sia una “comfort-zone”, un luogo in cui sentirsi al sicuro, dove si sta comodi. La si può ascoltare quando si va al lavoro o all’università, quando si sta tornando a casa. L’importante è che sia un momento di riflessione con se stessi