giovedì, 14 Novembre, 2024

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Sciopero nazionale del trasporto pubblico: venerdì 8 novembre non ci saranno fasce di garanzia

Stop di 24 ore di metro, bus e tram. Assicurati solo il 30% del personale viaggiante e i servizi indispensabili, come scuolabus, collegamenti per porti e aeroporti e l’accompagnamento disabili.

“Venerdì 8 novembre nuovo sciopero nazionale, il terzo, nel trasporto pubblico locale, questa volta di 24 oresenza il rispetto delle fasce di garanzia e con manifestazione nazionale”. A proclamarlo unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna per il rinnovo del contratto nazionale Autoferrotranvieri internavigatori (Mobilità Tpl) scaduto il 31 dicembre 2023 e a seguito dell’interruzione della trattativa il 30 maggio. Assicurati solo il 30% del personale viaggiante e i servizi minimi indispensabili come scuolabus, i collegamenti con porti e aeroporti, oltre al trasporto dei disabili. Ecco le motivazioni della protesta e lo stop di metro, bus e tram città per città.

Le motivazioni dello sciopero

 La nuova mobilitazione nel trasporto pubblico locale, spiegano le organizzazioni sindacali, “si è resa inevitabile dopo aver preso atto che le associazioni datoriali Asstra, Agens e Anav perseverano nel loro atteggiamento di indifferenza. Dopo gli scioperi di luglio e settembre non abbiamo ricevuto nessuna convocazione per giungere a una soluzione della vertenza e avviare concretamente un confronto serio tra le parti. A questo punto vista l’irresponsabilità delle controparti serve un intervento deciso del governo e del ministero dei Trasporti che prendano in carico la situazione”.

“Da parte nostra vogliamo un rinnovo contrattuale – sottolineano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna – con un incremento economico in linea con l’aumento del costo della vita, vogliamo rimodulare la parte normativa per consentire una migliore conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, nonché sensibilizzare il ministero degli Interni e il ministero delle Infrastrutture e Trasporti per individuare soluzioni atte a contrastare il fenomeno delle aggressioni“.

A Roma

Nella Capitale la mobilitazione di 24 ore riguarderà le reti Atac e Cotral. A rischio, quindi, bus, tram, metro e ferrovie ex concesse. A differenza di altri scioperi, potrebbero subire cancellazioni o ritardi anche le corse nelle fasce di garanzie, durante le quali sarà assicurato solo il 30% del servizio solitamente svolto.

L’Atac garantirà alcuni servizi nella fascia oraria che va da inizio turno fino alle 8:30 del mattino e dalle 17:00 fino alle 20. Rimarranno aperte la metro A e la metro B, mentre potrebbero restare chiuse le metro B1 e C. Verranno garantiti anche 48 linee di autobus e una di tram, in particolare quelle di collegamento con le stazioni delle metro e dei treni. Saranno garantiti anche i servizi per i disabili, compreso quello di prenotazione dei montascale e di assistenza al viaggio.

A Milano

Ferma anche la rete Cotral. Garantito, anche in questo caso, almeno il 30% del servizio da inizio turno fino alle 8:30 e dalle 17 alle 20.

Anche l’Atm, Azienda Trasporti Milanesi, conferma l’adesione allo sciopero. Dall’una di giovedì 7 novembre non sono garantiti i bus notturni. Secondo quanto riporta il sito, l’8 novembre le metropolitane garantiranno tutte le linee di percorrenza in alcuni orari. Le linee M1, M2, M3, M5 e la tratta M4 San Cristoforo-San Babila sono garantite fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18. La tratta M4 San Babila-Linate invece sarà garantita e attiva per tutta la giornata. Bus, tram e filobus garantiranno solo alcune linee in alcuni orari.

Per quanto riguarda Trenord, lo sciopero nazionale potrà interessare il personale del gestore dell’infrastruttura Ferrovienord e il servizio ferroviario potrà subire cancellazioni e variazioni su alcune linee. L’agitazione non coinvolge il personale di Trenord. “In particolare – si legge in una nota -, potranno essere interessati i treni che circolano su rete Ferrovienord, cioè le linee regionali e suburbane che raggiungono Milano Bovisa e Milano Cadorna – da e per Saronno (S3), Seveso/Camnago (S4), Canzo/Asso, Novara Nord, Como Lago, Varese/Laveno – e la Brescia-Iseo-Edolo. Lo sciopero potrà causare variazioni anche sul servizio delle linee “miste” che transitano su entrambe le reti, Ferrovienord e Rfi. Le informazioni sulla circolazione saranno disponibili sulle pagine di ogni linea della App e del sito Trenord”.

A Napoli

Disagi anche a Napoli, dove lo sciopero prevede un servizio limitato per Anm e Eav in alcune fasce orarie. Sulsito Anm si specifica che la linea 1 della metro sarà attiva solo sulla tratta Policlinico–Garibaldi: il treno fermerà nelle stazioni Policlinico, Rione Alto, Municipio e Garibaldi dalla fascia oraria 6.30 fino alle 9.30 e dalla fascia dalle 17 fino alle 20. Anche Eav aderisce allo sciopero senza rispetto delle fasce di garanzia: l’effettivo svolgimento delle corse sarà condizionato dal numero di lavoratori che aderiranno alla protesta.

A Torino per Gtt risultano parzialmente garantite con il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce orarie indicate alcune linee della metro dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 12 alle ore 15. Il servizio extraurbano garantirà le corse dall’inizio del servizio alle 8 e dalle 14.30 alle 17.30. A Bologna e Ferrara non saranno garantiti i servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano nel corso dell’intera giornata. Lo riporta Tper sul suo sito ufficiale. Stesso principio per Genova, dove il personale Amt si asterrà dal lavoro per l’intero turno. Nelle due fasce orarie dalle 6 alle 9 e dalle 17.30 alle 20.30 in ambito urbano e extraurbano sarà erogato indicativamente il 30% del servizio per i collegamenti con gli ospedali e le stazioni ferroviarie. A Firenze in alcune aree saranno operative alcune corse nelle fasce orarie tra le 4.15 e le 8.14 e tra le 12.30 e le 14.29.

In Trentino la protesta interesserà le corse di autobus urbani ed extraurbani e la linea ferroviaria Trento-Malè e Trento-Bassano del Grappa. “A differenza delle volte passate, venerdì non è prevista la garanzia del servizio nelle fasce orarie che tutelano la mobilità dei viaggiatori, ma solo i servizi assolutamente indispensabili per la generalità degli utenti nonché la garanzia di quelli specializzati di particolare rilevanza sociale – informano i sindacati -. Nel caso del nostro territorio tra le 5.30 e le 8.30 e tra le 16 e le 19 sarà garantito il 30 per cento dei servizi, con particolare attenzione a quelli per l’utenza più fragile. Sarà Trentino Trasporti a comunicare quali corse verranno effettuate”.

Fonte: tgcom24.mediaset.it

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