venerdì, 18 Ottobre, 2024

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Pau dei Negrita: «Perché i concerti no e le discoteche sì?»

Anche Pau, frontman dei Negrita, interviene nella polemica relativa alla riapertura/chiusura delle discoteche decretata dal Governo di recente.

Il post pubblicato sul proprio account Instagram riprende una story, pubblicata dall’artista poche ore prima: «Non voglio urlare come fanno in troppi. Non voglio lamentarmi come fanno tutti.

Ieri sera ho fatto una story chiedendo perché i concerti no e le discoteche invece si. Mi state ancora rispondendo con centinaia di messaggi. Io una risposta ce l’avevo ancor prima di postare, ma non voglio star qui a scrivere un trattato. Non è di certo il luogo adeguato. Se lo facessi dovrei includere parole come: lobby, incassi, turismo, mazzette, categorie potenti, categorie non rappresentate, elezioni, mafie, mafiette, due pesi due misure, pressappochismo, menefreghismo, Stato, Regioni, etc etc…
Credo basti questo per far capire a chi vuol capire
.
Ma credo anche che ci sia una canzone già scritta per ogni cosa che succede. Spesso più di una. Io suggerisco questa, anche se parziale
:

“Scende il mostro della sera
Nell’arena nazionale
Ed ognuno si connette
Al suo sogno artificiale
Una doccia profumata
Segue guerra con lo specchio
E la scarpa, quella giusta
Per poi dare un po’ nell’occhio
E’ già il terzo aperitivo
E sembra ancora una tisana
Preludio all’agonia
Del fine settimana
Esce musica fetente
Dalla porta di un locale
E scosciate reginette
Che si affannano ad entrare
Gambe lunghe come aironi
Trasparenti da digiuno
Affonderanno i tacchi a spillo
Dentro i sogni di qualcuno
E’ una notte di movida
E folli desideri sparsi
Che la vita è troppo breve, amore
Per accontentarsi
Ragnatele di tubi al Neon
Luci gialle a Incandescenza
Sotto un cielo Rosso-Viola
Che trasuda d’incoscienza
C’è uno spacciatore nero
Che alza più di una puttana
Sul suo marciapiede stretto
C’è una lunga fila indiana
Esce un tipo allucinato
Dalla metropolitana
Lui stanotte si è imbiancato, sì…
Con una cerbottana!
Nell’Eutanasia del fine settimana
Dal terrazzo al terzo piano
C’è un’intrepida signora
Che sta urlando: “Io vi ammazzo”.
Credo almeno da mezz’ora
Vorrei dirle che ha ragione
Ma in fondo lei non può capire
Che già questo, tutto questo
Non è forse un po’ morire?
Nel delirio occidentale
Per chi suona la campana?
E’ l’eutanasia del fine settimana
E’ l’eutanasia del fine settimana”
(Negrita)»

Fonte: ostageweb.com di Jacopo Casati -> https://www.onstageweb.com/notizie/pau-dei-negrita-perche-concerti-no-le-discoteche-si/

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