Secondo le stime di Unione italiana food, il Paese è al vertice Con quasi 4 milioni di tonnellate e un fatturato di 8,1 miliardi di euro
Con una produzione 2023 di oltre 3,9 milioni di tonnellate, in calo dell’1,9% rispetto al 2022, e un giro d’affari di 8,1 miliardi di euro, in aumento del 5,4%, l’Italia consolida la sua posizione di vertice nel mercato globale della pasta davanti a Usa, Turchia e Egitto. A rivelarlo le stime di Unione italiana food secondo le quali, con un consumo pro-capite annuo di 23,3 chilogrammi pari a complessivi 1,7 milioni di tonnellate, il nostro Paese è leader mondiale anche nei consumi, davanti a Tunisia (17chilogrammi), Venezuela (15), Grecia (12,2) e Perù (9,9).
Con oltre 2,2 tonnellate (-3,7% rispetto al 2022) e un controvalore di 3,8 miliardi di euro (+3%), l’export, a sua volta, pesa il 56% sul totale della produzione tricolore di pasta risultando, di fatto, un incredibile veicolo promozionale della cucina italiana tout court in almeno 200 Paesi del mondo. “Complice il peso crescente delle esperienze enogastronomiche nella scelta delle destinazioni turistiche, la pasta si conferma vettore privilegiato per far crescere il turismo in Italia – spiega Margherita Mastromauro, presidente dei pastai italiani di Unione italiana food – Merito del saper fare centenario dei pastai italiani e di chi, sia nei ristoranti italiani nel mondo sia a casa nostra, la valorizza in piatti che trasmettono il piacere e la gioia del mangiare mediterraneo”.
In particolare, in base a una ricerca condotta da Touring club Italia per Unione italiana food che ha coinvolto un campione di 100 ristoratori sparsi nelle città turistiche più popolari nel nostro Paese, i piatti di pasta che attirano maggiormente gli stranieri sarebbero, in odine di classifica: spaghetti alla carbonara, lasagne alla bolognese, pasta al pomodoro, spaghetti con le vongole, bucatini all’amatriciana, spaghetti cacio e pepe, tortellini in brodo, pasta alla norma, trofie al pesto, orecchiette con cime di rapa. Preparati sempre con ingredienti selezionati nel rispetto della migliore tradizione italiana.
Fonte: REPUBBLICA.IT