I primi otto finalisti si sono esibiti in concerto a Recanati
Questa sera secondo concerto live con gli altri otto finalisti tra cui il marchigiano Caponetti in diretta su Rai Radio 1
con Duccio Pasqua, Marcella Sullo e John Vignola
“ Non lasciatevi scoraggiare da rifiuti o porte in faccia. A volte dipende da noi: non abbiamo la canzone giusta al momento giusto, l’emozione può giocare scherzi. Faccio un grande in bocca al lupo a tutti voi.” Così Mario Venuti si è rivolto ai giovani finalisti 2023 di Musicultura presentati in anteprima nazionale nella due giorni di concerti live al Teatro Persiani di Recanati.
Una grande serata di musica condotta da John Vignola in onda su Rai Radio 1 con le voci di Marcella Sullo e Duccio Pasqua, in streaming sui canali social di Musicultura e Radio 1 e in diretta sulla televisione privata èTV Marche.
Mario Venuti ha aperto la prima delle due serate al Persiani accompagnato dalla sua chitarra con il brano “Crudele” la sua piccola gemma che nel 2004 al Festival di Sanremo vinse il Premio della critica Mia Martini e il Premio Radio e TV Private.
Il cantautore siciliano ha offerto al pubblico “Una carezza in un pugno” il brano portato al successo da Celentano nel 1968 e riletto da Venuti con ritmi brasiliani nel progetto Tropitalia. “E’ una stretta di mano tra due paesi l’Italia e il Brasile, ho voluto interpretare alcune canzoni che hanno segnato la nostra musica con i ritmi della samba e della bossa nova” ha affermato Venuti mentre intonava la sua hit “Fortuna”.
“ Ho scoperto da poco che Jimmy Fontana era originario di queste parti, persona giusta da omaggiare” ha aggiunto l’artista sulle note de “Il mondo”. Una grande esibizione di Venuti che ha incantato il Persiani e che si è conclusa tra gli applausi scroscianti del pubblico con sua celebre “Caduto dalle stelle”.
Sul palcoscenico dello storico Teatro Persiani di Recanati si sono esibiti i primi otto artisti finalisti, vediamo chi sono con un commento delle loro canzoni.
Lilo di Busto Arsizio (Varese) accompagnata da cinque coristi ha eseguito al pianoforte Gospel 121 dove modulazioni, aperture, cori tipici delle sonorità gospel danno a una voce cristallina la possibilità di raccontare la felicità che si prova nel sentirsi finalmente visti e capiti. L’esperimento funziona, tanto che la forza terrena del sentimento umano sembra elevarsi verso il cielo.
Zic di Firenze ha offerto Futuro stupendo, una canzone che si traveste da filastrocca moderna per parlare in modo dolcemente scarno e coraggiosamente sincero degli effetti dell’amore su chi è stato sul punto di abbandonare ogni speranza. La grinta dell’impatto vocale, l’autenticità emotiva dell’interpretazione, l’arrangiamento esperto e calibrato sortiscono un crescendo di sensazioni che sfocia in un potente effetto catartico.
Ilaria Argiolas di Roma con Vorrei guaritte io, una dichiarazione onesta e intensa di amore incondizionato, sullo sfondo dei dolori e delle paure di cui è disseminato il vivere quotidiano. L’autenticità del canto, la sua cruda fisicità caricano di tensione la linearità della melodia, imprimendo alla canzone un’urgenza tipica del rock, che le chitarre colgono e aiutano bene ad amplificare.
Rosewood di Terni con Sigarette l’esempio di una canzone intelligentemente sghemba: nello stile compositivo, nell’attingere agli stili più disparati, nelle pieghe del testo, nell’approccio interpretativo. Il centro tematico è rappresentato dalle ansie, dalle cosiddette “pare”, che qui trovano espressione in una forma originale, diretta, informale e anche scherzosa.
Frenesi di Torino ha cantato Deja un brano dal sapore vagamene sciamanico che tratta della frantumazione dell’io in mille pezzi taglienti, di dolore e di angosce, ma anche di luce e di guarigione. Un’anima che parla di sé e riesce a farlo con una voce sensuale, energica e vulnerabile al tempo stesso, capace di tessere in una trama emozionale suggestiva il flusso di parole e musica.
Michele Braganti di San Giustino (Perugia) con La migliore soluzione dove freschezza compositiva, capacità di sintesi, brio espressivo sono le frecce all’arco di un brano stilisticamente assimilabile ad un pop artigianale e pulsante. Un ventenne riflette sulla vacuità delle maschere che indossiamo, sulla precarietà di quell’ego in nome del quale ci dibattiamo quotidianamente insoddisfatti nel mondo e ci ricorda come la felicità stia nelle piccole cose, ad esempio nel sorriso di un vero amico.
Mattia Ferretti di Mogliano si è esibito con Sorgono, una canzone che parla di sensazioni, pensieri, visioni, allucinazioni che covano e maturano nella dimensione della vita di provincia e si fondono nella ruvidezza del rock e l’eloquio del rap. La lucidità delle parole, associata alla veemenza espressiva, si trasforma in una sorta di viscerale manifesto poetico, che, come un fiume in piena, travolge, scuote, risveglia.
cecilia di Pisa ha chiuso l’esibizione dei primi otto finalisti con Lacrime di piombo da tenere con le mani dove sensazione di abbandono, rabbia, tristezza, voglia di rivalsa convivono nel testo di una canzone elegante e tosta al contempo, cesellata nel gioco delle dinamiche, vivida nelle sonorità, che si concentrano e dilatano in una sorta di onda che respira. E poi c’è la voce, che ha la sensibilità e la duttilità per farsi collante espressivo, legando con naturalezza i passaggi narrativi e quelli dove esplode l’istinto.
L’appuntamento con la musica live del Festival è per questa sera al Teatro Persiani per conoscere gli altri otto finalisti di Musicultura, con le esibizioni degli ospiti attesi Dente e Mafalda Minnozzi.
Presentati i 16 finalisti di Musicultura
Al Largo Piero Cesanelli la conferenza stampa di apertura
Presentati in conferenza stampa qualche ora prima del concerto i 16 artisti finalisti della XXXIV edizione di Musicultura, nel Largo davanti al Teatro Persiani intitolato dal Comune di Recanati alla memoria dell’amato fondatore e storico direttore artistico del Festival Piero Cesanelli.
“Per Recanati è sempre una grande festa accogliere i 16 finalisti del Festival Musicultura, nato qui nel 1990 grazie al nostro illustre concittadino Piero Cesanelli.- Ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi – oggi Recanati e Macerata sono unite nel nome di Musicultura un grande evento mediatico nazionale, un fiore all’occhiello del nostro territorio.” E rivolgendosi ai finalisti il Sindaco Bravi ha aggiunto “ Musicultura è un esperienza bellissima per voi ragazzi che sono certo ne farete tesoro e noi ci auguriamo di portarvi tanta fortuna.”
Alla presenza delle autorità di Recanati e Macerata, di Mario Venuti e dei conduttori di Rai Radio 1 John Vignola, Marcella Sullo e Duccio Pasqua il direttore artistico del Festival Ezio Nannipieri ha introdotto i finalisti di Musicultura presenti in conferenza stampa con queste parole “Musicultura scatta una foto delle tendenze in atto nella canzone italiana, di ciò che non nasce come prodotto da scaffale. Quest’anno nella foto ci siete voi come finalisti e io desidero ringraziarvi uno a uno perché in termini di contenuti, personalità e idee messe in campo, a mio avviso stiamo vivendo una delle più belle edizioni del concorso. Musicultura vuole essere per voi un’iniezione di fiducia, un’esperienza professionale e umana che possa arricchirvi e far accendere i riflettori dei media sulle vostre storie e sui vostri progetti artistici.”
“Siamo felici di accogliere i finalisti di Musicultura. – Ha detto l’assessora alle Culture Rita Soccio – È anche un’occasione importante di sinergia con la città di Macerata, con la quale condividiamo già un biglietto unico per le nostre strutture museali. Vedere tanti giovani artisti è sempre un piacere e un motivo di vanto per la nostra città. La cultura è formazione, economia e benessere …allunga la vita!.”
Da Macerata è intervenuto l’assessore ai Grandi Eventi del Comune di Macerata Riccardo Sacchi “Musicultura significa mettere insieme anime ed emozioni, enti pubblici e privati, enti locali e stakeholder del territorio. Recanati è la tappa intermedia tra le Audizioni e lo Sferisterio. Questo passaggio, che permette il ritorno a Macerata, mette insieme soprattutto le emozioni, in un percorso ideale tra le colline ondulate del nostro territorio e le onde della vostra musica.”
Banca Macerata è il Main Partner del Festival per il terzo anno consecutivo “Banca Macerata riconosce l’importanza della cultura e della musica di creare legami e sviluppare rapporti ideali tra le persone, di promuovere quindi la diversità culturale e la creatività musicale tra le nuove generazioni. – Ha detto il Responsabile Area legale Banca Macerata Rodolfo Zucchini – Per questo motivo siamo estremamente orgogliosi di essere al fianco di Musicultura, uno dei principali festival musicali del panorama italiano.”
Musicultura ha da sempre dei partner culturali importanti come le Università di Camerino e Macerata con i quali porta avanti numerose sinergie di formazione per gli studenti.
“Per noi è un grande piacere essere partner culturale del Festival, anche per portare la nostra visione del rapporto tra musica e cultura, tra musica e scienza. – Ha affermato il Prof. Roberto Giambò di Unicam – L’attività dello scienziato, per molti versi, è sovrapponibile a quella dell’artista”.
“Sono veramente felice di essere qui a rappresentare tutto il nostro corpo docente e studentesco – ha detto il Prof. Massimiliano Stramaglia di Unimc – far parte della giuria durante le Audizioni live è stata un’esperienza molto formativa sia per me che per gli studenti con i quali ho discusso molto delle canzoni proposte”.
Presenti in conferenza stampa gli amici di Rai Radio 1, Marcella Sullo e Duccio Pasqua che trasmettono in diretta i concerti live dei finalisti condotti da John Vignola.
“Per noi è sempre piacere essere a Musicultura – ha detto Marcella Sullo – ormai è un matrimonio che ha superato i vent’anni. Credo che Radio1 non abbia avuto mai un partenariato così longevo.”
“Con John e Marcella raccontiamo Musicultura ormai da un lustro, anche se su Radio 1 seguiamo programmi diversi” ha aggiunto Duccio Pasqua.
“Dalla prossima settimana Rai Radio 1 manderà in onda le canzoni dei finalisti – ha affermato John Vignola – Io che sono qui da dieci anni devo esprimere la mia personale gratitudine a Musicultura. Un ringraziamento particolare va a Piero Cesanelli, per aver creato un laboratorio eccezionale.”
Ufficio Stampa Musicultura