Conosciamo lo scrittore Francesco Gallotti che ha scritto “Il Coglione” e in questa intervista ci presenta il suo libro.
Francesco! Da quando hai iniziato a scrivere?
Ciao Manuela, anzitutto un saluto a tutto il mondo Radio City Light! Beh, che dire, la mia attività di scrittore è nata principalmente per sfogo. Un anno fa circa, quando all’ennesima delusione ricevuta perché non mi muovo come la società vorrebbe, mi sono partiti i famigerati “5 minuti” che si sono tradotte in due o tre pagine diventate poi un libro.
Prima di iniziare a scrivere quali libri leggevi? E quali autori sono stati i tuoi preferiti?
Io leggo qualsiasi cosa perché credo che l’insegnamento possa celarsi in qualsiasi libro. Sicuramente, i miei preferiti sono il genere giallo, saggistica, romanzi storici e filosofia. I miei autori preferiti sono sicuramente Valerio Massimo Manfredi (un grande, forse un maestro, del genere storico) e altri due che veramente mi fanno impazzire a ogni libro sono George Orwell e Charles Bukowski, in attesa di scoprirne di nuovi.
Parliamo del tuo libro, come è nata la scelta del titolo Il Coglione?
Come detto prima, il sottoscritto rifiuta e strappa ogni etichetta imposta dalla società. Il protagonista è un giovane ragazzo che cerca di andare avanti per la sua strada convinto di avere ragione. Ciò non accade e di fatti è il primo a dire a se stesso di essere un “coglione” perché “non ha capito niente della vita”.
Dove hai trovato l’ispirazione per scrivere questo libro?
La mia ispirazione, come a teatro, è il mondo circostante: afferro con gli occhi quanto più possibile per parlare di modelli di vita che la società offre/impone e che non mi stanno bene.
Dove potremo acquistare il libro?
Il libro è disponibile online nei vari bookstore, sul sito della casa editrice Porto Seguro Editore e, se volete una copia con dedica personale, potete chiederlo anche a me sui vari canali che ho (da Facebook a Instagram, mi chiamo @JesuisGallotti)
Dopo questo libro, hai in progetto di scriverne altri?
Certamente, non so con quale lasso di tempo ma ho in mente di scriverne altri sempre sulla stessa linea. Il mio obiettivo principale è fare critica della società dell’apparire che uccide quella dell’essere e soprattutto la mia volontà è parlare della bassa gente, quella scartata ed emarginata dalla società, perché credo che lì si trovino le migliori storie.
Grazie Francesco di essere stato con noi e auguri per la tua carriera di scrittore!!!
Manuela Cognigni di Radio City Light