sabato, 28 Dicembre, 2024

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Intervista su Radio City Light agli YOU BEAST YOU ACT che ci presentano il nuovo disco “GRAVITATIONS”

Con Gravitations, gli You Beast You Act esplorano nuovi orizzonti musicali, passando dalla darkwave a un sound più shoegaze e dream pop.

L’album si distingue per l’introduzione di chitarre soliste, mantenendo l’imponente muro sonoro dei sintetizzatori. I testi affrontano temi profondi come la libertà e la condizione umana, riflettendo sulle contraddizioni della società contemporanea. Gravitations è un invito a lasciar crollare il vecchio per costruire nuove idee, celebrando la speranza e la gioia dell’oggi.

Scopri di più nell’intervista esclusiva con la band!

INTERVISTA

Che ruolo gioca la sperimentazione sonora in Gravitations? Ci sono elementi nuovi che avete esplorato per la prima volta in questo album?
Sì, in effetti, Gravitations è diverso dai nostri lavori precedenti. È ciò che ci esprime in questo momento. Il cambiamento nello stile della musica era intenzionale. Dopo i precedenti album darkwave ne arriva uno nuovo, più shoegaze, dream pop, etereo. Del passato abbiamo mantenuto i bassi synth arpeggiati. Il nuovo elemento in questo album è che abbiamo inserito molte chitarre soliste, cosa che non avevamo nei nostri album precedenti. Naturalmente i sintetizzatori svolgono ancora il ruolo principale per quanto riguarda il “muro” del suono shoegaze. Questi sono quelli che consideriamo i nostri nuovi elementi. Naturalmente a parte la sperimentazione, i nuovi metodi e gli strumenti musicali l’elemento primario sono le composizioni.

In che modo il tema della libertà, che emerge nei vostri testi, si confronta con la realtà sociale e culturale in cui viviamo oggi?
La libertà al giorno d’oggi è un qualcosa che viene deliberatamente pubblicizzato o promosso molto ma in realtà è molto limitato. L’attuale graduale fallimento della maggior parte di noi è sempre più legato alla nostra mancanza di libertà. Con il pretesto della sicurezza, tutte le fortezze della libertà hanno cominciato a crollare una dopo l’altra. Le conquiste dell’uomo per una vita migliore vengono distrutte giorno dopo giorno. La realtà culturale sta seguendo un percorso simile. Sono stati creati molti canali di promozione che di fatto servono anche altri interessi oltre alla cultura stessa. Se tanta arte viene nascosta nell’enorme mucchio di disinformazione o nella presunta libertà di selezione da un mucchio di mediocrità, allora di che tipo di libertà e di che tipo di cultura stiamo parlando?

Parlate della “condizione umana” in molte canzoni. Cosa vi spinge ad esplorare temi tanto profondi e universali?
L’agonia dell’esistenza umana guida e ispira questa energia. L’energia dell’azione che segue l’energia del pensiero. Ogni giorno, dopo aver vissuto in queste situazioni difficili, pensiamo, riflettiamo e filosofeggiamo sull’attuale triste situazione in cui ci siamo trovati. Crediamo che sia la natura dell’uomo che ci spinge a questi pensieri. Forse il clima della regione in cui viviamo, Atene, ci aiuta. E’ lo stesso clima che ispirò Platone e Aristotele.

Cosa rappresentano per voi le “forze che ci trattengono” di cui parlate in Gravitations? Come si riflettono musicalmente?
Sono le catene che ci vengono imposte dallo Stato e dalle autorità. Non possiamo liberarci dall’abitudine alla quotidianità e dal bisogno di appartenere al sistema. Diventiamo gradualmente, involontariamente, l’ingranaggio che lo sostiene invece di demolirlo. Inoltre, a livello personale, sono i demoni che ci trattengono e non possiamo evolvere. Dobbiamo buttare via ciò che non ci serve, lasciare andare il sentiero sicuro. Aprire nuovi orizzonti che rappresentano la libertà e la verità sia in un contesto personale che sociale. La musica contribuisce a questo percorso. È compagna dell’uomo nel difficile compito della rivoluzione. Può ispirare la sua lotta e alleviare il suo dolore mentre continua questo doloroso processo.

Nel disco, le idee sembrano “crollare come vecchi muri”. Cosa rappresentano questi crolli e come sono legati alla vostra visione artistica e musicale?
Sì, siamo nell’era del crollo delle grandi idee. La ribellione disperata alla fine di una vita senza elevazione e l’orrendo chiacchiericcio di una morte senza pace sono il grande inganno che appesantisce la cultura moderna e il pensiero moderno, offuscando la superficie e il sistema che questa civiltà ha innegabilmente creato e che non cessa mai di essere un ostacolo agli impulsi spontanei e sani dell’anima creativa. Il pensiero ottimista è che è positivo che le vecchie idee crollino affinché ne possano emergere di nuove. È necessario che arrivi l’evoluzione, il nuovo. Forse non siamo ancora abbastanza maturi per comprendere e realizzare lo stato attuale delle cose. Personalmente, in YoU bEaSt YoU act abbiamo ascoltato e catturato questi pensieri, opinioni, idee che abbiamo formato dall’ambiente circostante fornendo il nostro arsenale musicale e artistico.

Infine, c’è qualcosa che volete aggiungere o un messaggio finale che volete lasciare ai vostri fan?
Il messaggio per i nostri fan è di continuare a vivere la propria vita con gioia. Nonostante tutte le difficoltà esterne c’è sempre una speranza, un raggio di luce. Non dobbiamo perdere il nostro ottimismo, il pensiero buono e proficuo. La vita durerà per sempre anche se sanno che la durata della loro vita è solo di pochi secondi nell’oceano del tempo. Tutta la nostra vita è un sorriso improvviso sulle labbra di un bambino d’estate. Nella gioia di un tuffo, nella felicità assoluta di un attimo. Gioire dell’oggi come se non ci fosse un domani e progettare il futuro come se fosse eterno, come un bambino.

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