venerdì, 18 Ottobre, 2024

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Intervista su Radio City Light a RIÈL che ci presenta il nuovo singolo ““CIELO DI SPINE”

“Cielo di spine” è un brano che racconta di una relazione ormai destinata a finire, dove, nonostante ci sia ancora sentimento e passione da entrambe le parti, la tossicità dello stesso legame inebria e impedisce di staccarsi dall’altra persona.

Oggi siamo qui a Radio City Light con il cantautore e producer Rièl  per farci raccontare un po’ di più su questa nuova canzone!

 

INTERVISTA

-Quali sono i tuoi riferimenti musicali e in particolar modo nell’ambito cantautorale?

Nell’ambito cantautorale sicuramente mi hanno influenzato tanto Giuliano Sangiorgi, Elisa, Ultimo e a livello internazionale ultimamente cantautori come Ed Sheeran, Olivia Rodrigo e Pheobe Bridgers.

-Come nasce un testo, quali sono gli input che raccogli e che trasformi in parole da cantare? 

Direi che un mio testo nasce decisamente dai suoni, faccio periodi in cui ascolto una quantità spropositata di musica di generi e culture diverse, poi mi chiudo in studio e gioco con suoni e strumenti diversi, è il suono e il timbro che fa nascere diverse ispirazioni per le parole.

È da poco uscito il tuo nuovo singolo. Quale messaggio vuoi trasmettere e, soprattutto, qual è stata la molla che ti ha spinto a scrivere questo pezzo?

Il messaggio sicuramente è per tutte quelle persone che hanno vissuto una situazione simile e fargli capire che non sono gli unici e che attraverso la musica ci si può fare forza a vicenda.
L’idea è partita dal voler raccontare la fine di una storia d’amore sotto un’altra luce. Solitamente la fine di una relazione nasce dalla volontà di almeno una delle due parti di volersi separare, beh ci sono volte in cui una relazione deve finire anche quando nessuno dei due lo vorrebbe. Questo brano parla proprio di questo, una relazione in cui ormai l’amore non basta più, in cui ci si fa solo del male a vicenda, un’amore tossico che trascina entrambi sempre più a fondo. Partendo da questo presupposto il testo è la conversazione che si ha quando ci si confronta con la realtà e si capisce che per quanto si tenga all’altra persona la cosa migliore è lasciarsi andare. “Credimi non riesco a vedere la fine, anche se amarti è saltare in un campo di mine”.

Quanto tempo ha richiesto la realizzazione del singolo?

Questo un bel po’, ho voluto essere sicuro di trovare l’equilibrio giusto tra suoni elettronici e melodie orecchiabili e contemporanee tutto senza perdere il messaggio e la sensibilità che vuole trasmettere il brano. Per produrlo completamente ci ho messo un paio di mesi quando solitamente una canzone dalla scrittura al mastering la finisco tranquillamente in qualche giorno.

Quali sono le collaborazioni che ti hanno aiutato alla realizzazione del brano?

Una volta pronta la demo il mio manager e vocal coach Massimo Guidi mi ha dato una mano enorme nella produzione vocale che ha dato un sapore ancora più unico al brano.

Se potessi avere la bacchetta magica, cosa desidereresti di più al mondo in questo momento?

Poter vivere solo di musica e farlo per il resto della mia vita.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Continuare a scrivere le migliori canzoni che posso e crescere sempre di più il mio pubblico.

 

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