Con “Frecce Incrociate”, Morea si immerge nelle profondità dell’animo umano, raccontando temi come depressione, isolamento e speranza.
Ispirata da artisti come Elisa e Florence and the Machine, l’artista trasforma emozioni autentiche in musica, creando un legame diretto con chi ascolta. In questa intervista, condivide il processo creativo dietro il suo nuovo brano, le collaborazioni chiave e i suoi progetti futuri, rivelando il sogno di fare della musica la sua vita e lasciare un segno nel cuore del pubblico.
INTERVISTA
Quali sono i tuoi riferimenti musicali e in particolar modo nell’ambito cantautorale?
I miei riferimenti musicali spaziano tra diversi artisti e generi, ma ho sempre avuto una particolare attrazione per il cantautorato italiano, dove le parole hanno un peso specifico e raccontano storie profonde. Amo chi sa mettersi a nudo attraverso le proprie canzoni, come Elisa o Levante, perché credo che l’autenticità sia un valore imprescindibile. Nell’ambito internazionale, mi sento molto legata a figure come Florence and the Machine, per la loro intensità emotiva e la forza dei testi.
Come nasce un testo, quali sono gli input che raccogli e che trasformi in parole da cantare?
Un testo per me nasce sempre da un’emozione, da un’esperienza o da un pensiero che ha bisogno di uscire e prendere forma. A volte è una parola, una frase o un’immagine che mi colpisce e si trasforma nel seme di una canzone. Altre volte è una sensazione più indefinita, qualcosa che non riesco a spiegare a parole, ma che prende vita man mano che scrivo. Gli input possono venire da qualsiasi cosa: un momento vissuto, una conversazione, un ricordo o anche solo il silenzio. Spesso mi capita di riflettere su ciò che ho dentro, sulle difficoltà superate o sulle domande irrisolte, e da lì inizia il processo creativo. Quando scrivo, cerco di essere il più sincera possibile, senza filtri, perché la musica per me è un luogo dove posso essere completamente me stessa. È come un dialogo con la parte più profonda di me, e quando riesco a tradurlo in parole e melodia, sento di aver trovato una piccola verità.
È da poco uscito il tuo nuovo singolo. Quale messaggio vuoi trasmettere e, soprattutto, qual è stata la molla che ti ha spinto a scrivere questo pezzo?
Il mio nuovo singolo, “Frecce Incrociate”, nasce dalla volontà di raccontare qualcosa di universale: quel momento della vita in cui ci si sente intrappolati, persi, bloccati in una realtà che sembra immutabile. È una canzone che parla di sofferenza interiore, di depressione e di isolamento, ma anche di speranza e di rinascita. Il messaggio che voglio trasmettere è che, anche nei momenti più bui, dentro di noi esiste una forza che può aiutarci a reagire. È una forza che magari abbiamo dimenticato, ma che non ci ha mai abbandonato. La molla che mi ha spinto a scrivere questo pezzo è stata la necessità di dare voce a un dolore che spesso resta nascosto, inespresso, perché non sempre è facile parlarne. Personalmente, ho vissuto momenti in cui sentivo di aver perso quella versione di me capace di affrontare la vita con coraggio e determinazione. Scrivere è stato il mio modo per fare pace con quelle sensazioni, per affrontarle e, in qualche modo, superarle.
Quanto tempo ha richiesto la realizzazione del singolo?
La realizzazione del singolo ha richiesto un mesetto, per riuscire a mettere nero su bianco tutte queste emozioni e sensazioni che non sono semplici da descrivere.
Quali sono le collaborazioni che ti hanno aiutato alla realizzazione del brano?
Le collaborazioni che mi hanno aiutato alla realizzazione del brano sono: Giorgio Sprovieri per quanto riguarda il testo; Roberto canonizzato per quanto riguarda l’arrangiamento, Salvatore Longobucco per quanto riguarda mixer e master
Se potessi avere la bacchetta magica, cosa desidereresti di più al mondo in questo momento?
Se avessi una bacchetta magica, desidererei che il canto diventasse la mia vita. Non solo perché è il mio sogno più grande, ma perché vorrei riuscire a lasciare un segno, anche piccolo, nelle vite di chi si ferma ad ascoltarmi. Vorrei che le mie canzoni arrivassero lontano, superando barriere, parlando di emozioni vere e raggiungendo chi ha bisogno di sentirsi meno solo. Con quella bacchetta magica, costruirei un ponte tra quello che ho dentro e il mondo fuori. Lo attraverserei con un unico desiderio: riuscire a toccare il cuore di chi mi ascolta, facendo della musica non solo un lavoro, ma qualcosa che rimane, che aiuta, che emoziona. Non c’è niente di più bello per me che pensare che la mia voce possa essere una piccola luce per qualcuno, anche solo per un attimo.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Tra i miei progetti futuri c’è l’uscita di un EP di cover riarrangiate, un lavoro a cui tengo moltissimo perché mi permette di reinterpretare canzoni che hanno segnato il mio percorso musicale, dandogli una nuova veste che rispecchia il mio stile e la mia visione. È un modo per rendere omaggio ai brani che mi hanno ispirata, ma anche per connettermi al pubblico attraverso suoni e atmosfere che sento profondamente mie. Inoltre, sto lavorando su un nuovo pezzo inedito, che uscirà prossimamente. Sarà un’altra tappa importante del mio viaggio musicale, un brano in cui ho messo tutta me stessa, raccontando un’altra parte di me e delle emozioni che vivo. Non vedo l’ora di condividerlo, perché credo che rappresenti un passo avanti nel mio percorso, sia personale che artistico. L’obiettivo è continuare a crescere, a sperimentare, e a portare avanti la mia musica, avvicinandomi sempre di più alle persone che scelgono di ascoltarmi e accompagnarmi in questo cammino.
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