L’apertura del nuovo ospedale di Campiglione rappresenta un’occasione per riorganizzare i servizi socio-sanitari del Fermano, attraverso un confronto che coinvolga tutte le amministrazioni locali. In questo processo, il futuro dell’Ospedale Murri di Fermo e dell’ex Ospedale di Amandola diventa centrale.
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La riconversione dell’Ospedale Murri in una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) può risponde a una necessità concreta e sempre più urgente: la carenza cronica di posti letto per anziani non autosufficienti e persone affette da patologie neurodegenerative.
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Oggi, le RSA presenti nel Fermano sono al completo, con liste d’attesa che possono arrivare a un anno. Questo genera gravi difficoltà per le famiglie, che spesso si trovano a dover gestire situazioni complesse senza un adeguato supporto sanitario. Molte sono costrette a rivolgersi a strutture private, sostenendo spese altissime, oppure ad affrontare il difficile compito di assistere i propri cari in casa, con tutte le difficoltà pratiche ed emotive che ne derivano.
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La struttura del Murri, grazie alle sue ampie dimensioni e alla posizione centrale, si presta in modo ideale a ospitare una RSA. Questo non solo contribuirebbe a ridurre le liste d’attesa, ma offrirebbe anche un’alternativa economicamente sostenibile per le famiglie del territorio.
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Oltre ai posti letto, la riconversione del Murri potrebbe includere reparti dedicati alla cura delle demenze senili, spazi per la riabilitazione fisica e neurologica e servizi di supporto psicologico e sociale per le famiglie. Un centro di questo tipo permetterebbe di offrire percorsi di cura personalizzati, in grado di garantire dignità e qualità della vita agli ospiti.
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La creazione di una RSA di queste dimensioni rappresenterebbe anche un importante beneficio per il nuovo ospedale di Campiglione, che potrebbe concentrarsi maggiormente sulla gestione delle emergenze e delle patologie acute, alleggerendo la pressione sui suoi reparti.
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La riconversione del Murri non è quindi solo una risposta a un problema contingente, ma una scelta strategica per riorganizzare l’intero sistema sanitario provinciale, garantendo servizi più efficienti e vicini ai cittadini.
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Contestualmente, con l’apertura del nuovo ospedale ad Amandola, la vecchia struttura – oggi da ristrutturare – potrebbe essere riconvertita in alloggi di prima emergenza, destinati a persone in difficoltà temporanea. Questo ridurrebbe i costi che oggi gravano sui comuni per la gestione degli allontanamenti forzati.
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Per realizzare questa visione è necessario coinvolgere tutte le amministrazioni del territorio, avviando un dialogo tra istituzioni sanitarie, enti locali e associazioni. Solo un approccio coordinato potrà garantire servizi efficienti e accessibili a tutta la popolazione.
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La riconversione del Murri e dell’ex Ospedale di Amandola rappresenta un’opportunità concreta per rafforzare la sanità territoriale, avvicinando i servizi ai cittadini e rispondendo alle reali esigenze delle famiglie del Fermano.
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Ufficio stampa Comune di Monte Urano