venerdì, 22 Novembre, 2024

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Ferrari mai così male dopo tre gare in era ibrida. Con la Mercedes il confronto è impietoso

I 27 punti raccolti da Vettel e Leclerc nei primi tre GP di stagione rappresentano il bottino più basso mai raccolto dalla rossa da quando si corre con le power unit e anche da quando è stato introdotto il nuovo sistema di punteggio

Mai così male. Non da quando si va coi motori ibridi, non da quando è in vigore l’attuale punteggio per la classifica. I 27 punti assommati da Sebastian Vettel e Charles Lecerc dopo tre gare sono il livello più basso per una coppia di ferraristi dal 2014, prima stagione dell’epoca ibrida, e anche dal 2010, stagione in cui si è cominciato ad assegnare 25 punti ai vincitori dei gran premi. Si pensava, e sperava, che i 33 punti raccolti nei primi tre GP ibridi del 2014 con Fernando Alonso e Kimi Raikkonen potessero restare il bottino più scarso. E invece, come ha detto il team principal Mattia Binotto “Non immaginavamo una situazione come questa”. Nessuno pensava possibile scivolare ancora più giù, a 27 punti, al quinto posto della classifica costruttori, dietro anche a Racing Point e McLaren, oltre che alle solite Mercedes e Red Bull. Peggio: a 94 punti di distanza dalla Mercedes. Per capirci: nel 2018, non un era geologica fa, a fine stagione il distacco della Ferrari delle Frecce di Stoccarda è stato di 84 punti.

CONFRONTO IMPIETOSO CON MERCEDES

Certo il doppio ritiro dei Zeltweg-2, in un computo che tiene in considerazione tre sole gare, incide molto. E rischia di far diventare fuorviante, oltre che troppo severo, un giudizio affidato alle sole statistiche. Ugualmente quei 27 punticini fanno male. Perché l’anno scorso erano quasi il triplo (73), due anni fa erano più del triplo (84) e tre anni fa erano quasi il quadruplo: 99. E anche questo dato, nell’ambito del confronto con la Mercedes, induce pensieri poco allegri. La Ferrari dopo tre gare non è mai arrivata a quota 100, i 99 del 2017 sono stati il suo massimo. Al contrario la Mercedes una sola volta, nel 2018 (85), è andata sotto i 100, con il bottino più consistente ottenuto l’anno scorso: 130. Quasi il massimo ottenibile, frutto di tre doppiette (129 punti), più il giro veloce di Valtteri Bottas a Melbourne (nei successivi 2 GP, i giri veloci li fecero altre scuderie: la Ferrari con Leclerc in Bahrain e la Red Bull con Gasly a Shanghai). Ma non è che quest’anno la Mercedes sia tanto lontana da allora: in pratica così come sul bilancio della Ferrari pesa il doppio ritiro di Zeltweg-2, la squadra di Toto Wolff sconta la penalità affibbiata a Lewis Hamilton a Zeltweg-1.

NEL 2009 ERA ANDATA PEGGIO

Per trovare un avvio peggiore di quello di quest’anno bisogna così tornare al 2009, ultimo con il vecchio sistema di punteggio. Dopo tre gare la Ferrari di Kimi Raikkonen e Felipe Massa era a zero. Con l’attuale sistema sarebbe stata a tre, frutto nel nono posto di Felipe a Sepang e del decimo di Kimi a Shanghai. Una miseria. Mette tristezza anche solo raffrontarsi con un dato del genere. Anche perché poi finì con Raikkonen 7° a fine stagione e con Massa non giudicabile, out dopo l’incidente di Budapest. E con la rossa al quarto posto tra i costruttori.

RIEPILOGO

Con l’attuale sistema di punteggio la Ferrari dopo tre gare è andata così.

2010 punti 90
2011 punti 59
2012 punti 37
2013 punti 73
2014 punti 33
2015 punti 79
2016 punti 61
2017 punti 99
2018 punti 84
2019 punti 73
2020 punti 27

Fonte: gazzetta.it -> https://www.gazzetta.it/Auto/21-07-2020/formula1-ferrari-mai-cosi-male-tre-gare-era-ibrida-380554942228.shtml

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