Chitarra: Daniel Zanaboni
Basso: Luigi Cerbone
Batteria: Luca Sernesi
Brano registrato e mixato da: Antonio Polidoro (Blapstudio, Milano)
Mastering: Claudio Giussani (Energy Mastering, Milano)
A quattordici anni inizia a scrivere canzoni ispirandosi ai grandi del rock internazionale, per poi innamorarsi della musica italiana grazie ai testi di Cesare Cremonini, Max Pezzali, Vasco Rossi ed Eros Ramazzotti. Nel 2016 si trasferisce a Milano per studiare presso l’università di musica fondata da Franco Mussida della PFM ed entra in contatto con la realtà indipendente della città. Da questa esperienza nasce l’esigenza di esprimersi tramite i propri testi e inizia a scrivere. Nel 2019 entra al Blapstudio di Antonio Polidoro per incidere i suoi primi brani e il 7 ottobre 2020 esordisce con Maratoneti. Seguono La facoltà del tempo perso, Divano e il 15 aprile 2021 Bombe nucleari per Le Siepi Dischi.
Ci racconti la tua esperienza a Milano? Come ti sei integrato?
Ciao amici! Non è stato difficile ambientarmi a Milano dopo aver vissuto un periodo a Londra ma è stato molto più difficile creare una cerchia di amici con cui condividere le esperienze della città. Sono un tipo molto estroverso e, di conseguenza, ci ho messo un po’ prima di trovare la compagnia giusta che, guarda caso, è composta dai ragazzi che suonano con me nel mio progetto. Mi ci sono trovato talmente bene che uno di loro è persino diventato il mio manager!
Hai voglia di riassumerci il tuo percorso artistico da Maratoneti ad oggi?
Sono successe tante cose da Maratoneti ad oggi, eppure è passato così poco tempo. Mi sono laureato, ho pubblicato altri 3 singoli, ho firmato il mio primo contratto con un’etichetta discografica; in un certo senso sono nato e sono stati dei bellissimi mesi di vita.
Com’è andato il tuo primo ingresso in Scuola Indie?
Sono stato molto contento quando ho saputo la notizia, non tanto per l’ingresso in una playlist editoriale ma perché Scuola Indie dà la possibilità di farsi ascoltare da più persone rispetto a quante ne avrei io singolarmente. Non vedo l’ora di poter ricominciare a suonare dal vivo perché, come ho sempre detto, un concerto è la playlist più grande in cui puoi finire.
Cosa c’è nel futuro di Francesco Savini?
Nel mio futuro c’è tantissima musica in arrivo. Stiamo lavorando ogni giorno per pianificare (quanto possibile) le nuove uscite e tutti gli impegni che ci saranno e sono contento perché ce ne sono davvero tanti! Già non vedo l’ora di farvi ascoltare la prossima canzone, nel frattempo godetevi “Bombe Nucleari” e spero possa piacervi tanto quanto piace a me.