E’ uscito su tutte le piattaforme digitali (distr. Believe) il singolo di debutto di Lurevintage.
Il brano “IMORSICHECANTI” è stato prodotto con la collaborazione di Davide Tagliapietra e si distingue per una profonda atmosfera indie/rock. La composizione evoca un forte senso di introspezione, con testi che esplorano temi psicologici e riflessivi.La voce, calda e malinconica, è accompagnata da strumentazioni minimali ma efficaci, con chitarre che costruiscono un paesaggio sonoro evocativo.
INTERVISTA
Parlaci un po’ di te: chi sei, da dove vieni e come ti sei avvicinata alla musica?
Ciao Radio City Light, mi presento: sono Valentina Falcone, in arte Lurevintage. Vengo da Busto Arsizio (VA) e scrivo e canto da quando avevo 13-14 anni. La musica è sempre stata il mio mezzo di espressione più autentico: essendo una persona introversa e riflessiva, ho trovato in essa il modo di comunicare ciò che a parole non mi è sempre semplice esprimere. È il mio linguaggio più sincero, un dialogo profondo tra me e il mondo.
A chi consiglieresti, in particolare, l’ascolto del brano “IMORSICHECANTI”?
Lo consiglio a chi cerca qualcosa di più di un semplice ascolto, a chi ama immergersi nei testi e lasciarsi trasportare dalle emozioni. È un brano per chi non si ferma all’apparenza, ma desidera un’esperienza musicale che crei un legame, un riscontro, un’immedesimazione. Per chi ama la musica come forma di connessione e non solo come sottofondo.
Come è cambiata la tua musica nel corso del tempo?
Nel tempo ho sperimentato molto. Più che un cambiamento nel modo di scrivere, direi che è evoluto il “vestito” musicale dei miei brani. Ho attraversato diverse fasi, passando da sonorità acustiche a progetti più sporchi e graffianti, come nell’Electro Dark Noise. Credo che per trovare la propria identità musicale sia fondamentale esplorare, conoscersi a fondo e accettare sia i propri pregi che i propri limiti.
Consigliaci un pezzo (di altri artisti) che tutti dovrebbero assolutamente ascoltare.
Un brano che consiglio senza esitazione è Blunotte di Carmen Consoli. È molto conosciuto, ma per me ha un valore speciale, perché racchiude un’intensità emotiva rara. Oltre a questo, consiglio Mea Culpa di Umberto Maria Giardini, un pezzo straordinario che mi ha colpita profondamente. Amo la musica che racconta, che ha un’anima e un messaggio da trasmettere, più che quella basata solo sulla ricerca del groove. Credo che la forza di una canzone stia proprio nelle parole e nell’emozione che riesce a suscitare.
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