Dopo il successo estivo di Hangover, Zak cambia registro con Se non esisti tu, un brano che si distacca dai ritmi leggeri per abbracciare sonorità synthpop e atmosfere cupe, intime e autunnali. La canzone affronta temi come la consapevolezza, l’accettazione e la fragilità dell’esistenza, offrendo un ritratto profondo della condizione umana.Zak descrive il pezzo come “un viaggio tra presenze e assenze, tra paure e forza interiore”. Il titolo stesso, scelto con cura, suggerisce un messaggio potente: per essere fantasmi, dobbiamo prima essere stati vivi. Le insicurezze e i ricordi delle relazioni passate diventano così un’eredità eterna, capace di trascendere l’apparenza.
Se non esisti tu racconta il modo in cui ci sentiamo davvero vivi solo quando siamo in due e quanto sia devastante la rottura di questa unità. Tuttavia, anche nella fragilità, si nasconde una forza. Come afferma l’artista: “Io non esisto, se non esisti tu.”
Questo singolo rappresenta la seconda uscita da solista per Zak, già conosciuto come voce e autore della band Gli Animali Notturni. Con Se non esisti tu, l’artista si rivolge a chi ha amato, ama o amerà, esplorando l’idea che l’amore sia al contempo la nostra più grande condanna e la sostanza più potente in un mondo spesso dominato dalle apparenze.
Nato a Brescia e cresciuto sulle rive del Lago di Garda, Zak si avvicina alla musica a soli 10 anni, quando prende in mano la sua prima chitarra. In un’epoca in cui scoprire nuovi suoni significava sfogliare vecchi vinili, ascoltare musicassette o CD, trascorre l’adolescenza innamorandosi della musica, esplorandone le infinite possibilità e lasciandosi ispirare da ogni nota. Negli stessi anni forma il suo primo gruppo musicale e, nel 2003, entra come bassista nella garage band The Oranges. Successivamente, fonda gli Speedliner e, nel 2014-2015, collabora con Fausto Zanardelli (Edipo, Coma Cose) nel progetto dello stesso cantautore. Nel 2018 dà vita a Gli Animali Notturni, band tuttora attiva in cui Zak è cantante e autore. Il bisogno di esprimersi in modo sempre più personale e di esplorare nuove sonorità lo spinge, nel 2022, ad avviare un progetto solista, adottando lo pseudonimo che lo accompagna da sempre. Zak non è solo il suo nome: è un suono onomatopeico, un taglio netto, un colpo deciso, un’idea vibrante. Le sue influenze spaziano dai grandi del cantautorato italiano come Lucio Battisti e Vasco Rossi, fino alle sonorità più alternative degli Afterhours, Verdena e Negrita. I suoi miti internazionali, però, rimangono David Bowie e Lou Reed, figure che incarnano il mix di disordine punk e delicatezza pop che caratterizza il suo approccio alla musica. Per Zak, la musica non è solo arte: è un viaggio continuo, un percorso di scoperta e trasformazione, dove ogni canzone è un passo in avanti verso l’ignoto.
Ufficio stampa Safe&SOUND
