In occasione dell’uscita del nuovo singolo “Fidati di me”, Sebba ci apre le porte del suo mondo musicale, raccontando le ispirazioni, le motivazioni e le collaborazioni che hanno contribuito alla creazione di questo brano intenso e coinvolgente.
Artista appassionato e riflessivo, Sebba si muove tra influenze cantautorali profonde e un’estetica moderna che richiama artisti come The Weeknd.
Con un forte legame verso la musica d’autore italiana, De Andrè in particolare, Sebba affronta il processo creativo con autenticità, spiegando che la nascita di un testo è sempre una scintilla improvvisa, spesso alimentata da esperienze personali o da piccole frasi capaci di dare voce a emozioni latenti. In “Fidati di me”, Sebba affronta un tema delicato e di grande attualità: le relazioni tossiche e il desiderio di libertà per tutte quelle donne che si trovano intrappolate in dinamiche di possesso e abuso.
Questo singolo rappresenta per lui non solo una riflessione sulla gelosia che, da sentimento naturale, può degenerare in possessività, ma anche un atto di denuncia e di sostegno. Con l’aiuto del produttore milanese Marco Marra e il supporto di Pippo Faranda, Sebba ha plasmato un brano che fonde le sue ispirazioni con una produzione moderna e sofisticata, capace di avvolgere l’ascoltatore in un’atmosfera elegante e profonda.
Con nuovi singoli all’orizzonte e il progetto di un album che raccoglierà queste esperienze musicali, Sebba si prepara a lasciare un segno importante nella scena musicale attuale, portando avanti un percorso di evoluzione e consapevolezza artistica.
INTERVISTA
Quali sono i tuoi riferimenti musicali e in particolar modo nell’ambito cantautorale?
Mi piacciono molto i cantautori del passato, De Andrè su tutti. Ma al momento credo che, un vero riferimento non c’è. Diciamo che mi piace molto The Weeknd per il concept e lo stile elegante e dark.
Come nasce un testo, quali sono gli input che raccogli e che trasformi in parole da cantare?
Un testo nasce da una scintilla. Spesso da un qualcosa che ti è successa, che hai provato o che stai provando. A volte da una frase trovata qui e lì, in un libro o una canzone, che funziona da gancio per tirare fuori quello che hai dentro. Poi c’è bisogno di tanto lavoro per organizzare bene i pensieri e metterli in equilibrio.
È da poco uscito il tuo nuovo singolo “Fidati di me”. Quale messaggio vuoi trasmettere e, soprattutto, qual è stata la molla che ti ha spinto a scrivere questo pezzo?
Vorrei trasmettere un messaggio di libertà verso quelle donne che si sentono intrappolate in relazioni tossiche. Spesso la gelosia, per quanto sia umana, degenera in possessività e crea problemi.
La molla principale è sempre l’esperienza personale ma in questo caso abbinata alle continue notizie di femminicidi e di abusi subiti da donne vittime dei loro partner.
Quanto tempo ha richiesto la realizzazione del singolo?
Qualche settimana, più o meno. Solitamente, nella scrittura di una canzone, alla fase di getto in cui il brano prende forma, si succede una fase in cui il brano matura. Per far capire meglio, c’è bisogno di diverse fasi di distacco assoluto in cui ci si dimentica del brano per poi riprendere a lavorarci. Succede perché spesso, immergendoti troppo in esso, rischi di perdere il focus.
Quali sono le collaborazioni che ti hanno aiutato alla realizzazione del brano?
Ho un riferimento con il quale si è creata una bella amicizia negli anni che è il maestro Pippo Faranda, con il quale ci si scambia spesso opinioni. In questo brano, devo sottolineare il lavoro di Marco Marra. Produttore milanese tra i migliori in Italia adesso, che con entusiasmo e la sua enorme bravura ha dato al pezzo quelle vibes che cercavo.
Se potessi avere la bacchetta magica, cosa desidereresti di più al mondo in questo momento?
Mi piacerebbe avere la possibilità di lavorare alla mia musica con tutti gli strumenti ed i professionisti in modo da creare quello che ho in mente.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Usciranno nuovi singoli, a breve. E poi un album che li raggrupperà e includendo qualcosa di nuovo.
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