Macerata dal 19 al 24 giugno La Controra: cultura e spettacolo in piazze e cortili di Macerata ad ingresso libero
La settimana de La Controra di Musicultura continua a ritmi serrati nel centro storico di Macerata in attesa delle serate finali del Festival Musicultura allo Sferisterio in programma per venerdì 23 e sabato 24 giugno. Concerti, recital, incontri, dibattiti, reading, nelle piazze e nei cortili della città, tutti ad ingresso libero, per incuriosire, intrigare e divertire l’ ampio pubblico di appassionati di Musicultura.
Tra gli eventi di domani martedì 20 giugno segnaliamo alle 18,45 nel Cortile di Palazzo Buonaccorsi il filosofo scrittore e opinionista Stefano Zecchi sarà protagonista dell’incontro pubblico condotto dal poeta Ennio Cavalli sui temi della sua ultima opera “In nome dell’amore, le molte forme di un sentimento antico e misterioso”.
Che cosa significa amore? E se diciamo: «Ti amo», cosa desideriamo comunicare? Sono domande che avevano poco ascolto quando, in tempi non lontani, le grandi utopie storiche dominavano il discorso pubblico, mentre la sfera dei sentimenti era e doveva rimanere una questione privata. Poi, tramontate le speranze di trasformazione radicale della società, quel mondo di affetti personali relegati, quasi nascosti, in un angolo, è riemerso, mostrando la sua forza e condizionando la vita pubblica. Oggi «tutto avviene nel nome dell’amore», fino a esasperarne il significato e tradendo il valore di quelle domande.
Stefano Zecchi mette ordine a ciò che chiamiamo – con sincerità o ostentazione – «amore», accompagnandoci in un viaggio alla scoperta dei diversi modi di viverlo e comprenderlo. Dai grandi miti alla filosofia, ai testi della nostra classicità, passando per gli immortali romanzi ottocenteschi, i film e le canzoni dei nostri giorni, Zecchi ragiona sulla natura del sentimento più affascinante e contraddittorio: amore passionale, romantico, sentimentale, vanitoso; amori sbagliati, impossibili, disperati. Dopo aver indagato le trasformazioni che il linguaggio dei sentimenti ha subito dal secolo scorso a oggi, Zecchi riflette su come siano cambiate le relazioni in seguito alla rivoluzione sessuale, sul matrimonio e sul divorzio, ma anche sui nuovi significati della maternità e sulla continua evoluzione della figura paterna. E poiché «l’amore ci interroga sul senso del futuro, su ciò che lasceremo alle generazioni che verranno», esso si esprime anche nella cura della Terra dei figli. Il viaggio si conclude riannodando i fili che congiungono l’amore alla bellezza, perché «il bene si comprende attraverso il significato del bello e l’amore trova nella bellezza la sua espressione più vera».
Scrittore, giornalista e docente italiano, professore ordinario di Estetica presso l’Università degli Studi di Milano, Stefano Zecchi ha collaborato con molte testate giornalistiche, tra cui «Il Giornale». Oltre a ciò, ha ricoperto molti importanti incarichi, tra i quali: Presidente del corso di laurea in Filosofia dell’Università degli Studi di Milano, consigliere d’amministrazione del Piccolo Teatro di Milano, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera sempre a Milano, membro del consiglio dell’Irer (Istituto per la programmazione scientifica e culturale della Regione Lombardia), rappresentante del Ministero della Pubblica Istruzione presso l’UNESCO per la tutele dei Beni immateriali, consigliere comunale a Venezia, assessore alla cultura a Milano, consigliere d’amministrazione del MAXXI (Museo dell’arte del XXI secolo), consigliere d’amministrazione della Fondazione La Verdi di Milano, consigliere d’amministrazione del teatro Parenti di Milano.
La sera alle 21.15, in Piazza della Libertà “Emozioni” omaggio a Lucio Battisti di Gianmarco Carroccia, un concerto evento per vivere e cantare insieme le emozioni dei brani senza tempo di Lucio Battisti.
Carroccia è il fine artista che negli anni è diventato l’interprete più fedele e attendibile dell’ immortale repertorio battistiano, tanto da guadagnarsi l’approvazione e l’appoggio di Mogol e l’ospitalità fissa nel programma di Rai 1 “I migliori anni”.
Nei suoi concerti Carroccia, accompagnato dalla sua band, compie un’impresa difficilissima: restituire dal vivo, nella loro genuina fragranza, le fantastiche creazioni del duo Mogol-Battisti, con risultati toccanti e stupefacenti.
Un’occasione unica per rivivere in piazza la magia di canzoni che hanno segnato la storia della musica e hanno fatto sognare generazioni di italiani.
Tra gli altri eventi della settimana segnaliamo gli appuntamenti con Giangilberto Monti e Vito Vita, Collettivo Rosario, Yasmina Pani, Gabriella Greison, oltre a quelli che coinvolgono anche alcuni degli artisti impegnati anche allo Sferisterio, tra i quali Chiara Francini, Mogol, Ermal Meta.
Venerdì 23 e sabato 24 giugno si terranno le serate finali del Festival allo Sferisterio, condotte per la prima volta dalla bravura di Flavio Insinna e dalla bellezza e competenza musicale di Carolina Di Domenico.
Insieme agli otto vincitori di Musicultura che si sfideranno per il titolo di Vincitore Assoluto del Festival 2023 e il Premio Banca Macerata di 20 mila euro si esibiranno Ermal Meta, Paola Turci, Santi Francesi (già vincitori assoluti di Musicultura nel 2021 come The Jab) Rachele Andrioli e Coro a Coro, Dardust, Chiara Francini, Fabio Concato, Mogol. Come sempre, le due serate di spettacolo saranno impreziosite da sorprese dell’ultimo minuto.
Gli aggiornamenti sul cast di Musicultura 2022 e il programma completo della Controra sono reperibili su http://www.musicultura.it
I biglietti per le serate finali del 23 e 24 giugno sono disponibili alla biglietteria dei Teatri di Macerata (Piazza Mazzini), in tutte le biglietterie Vivaticket e online su sul circuito Vivaticket.
Ufficio Stampa Musicultura