Fuori da venerdì 11 marzo per Formica Groove nuovo singolo di Gretel dal titolo Apatia (distr. Artist First). Con questo suo secondo brano, la cantautrice toscana ci regala un pezzo fresco e dal sound vivace, un pezzo scritto in chiave ironica con cui la giovane artista si propone di scherzare sui propri difetti e invita gli ascoltatori a prendere la vita con leggerezza e autoironia.
“Ridi di più”, “mostra i tuoi sentimenti”, “smettila di sembrare apatica”: sono solo alcune delle frasi che mi sono sentita ripetere dagli altri per anni. Adesso (grazie anche alla musica) non sono più quella ragazzina timida e introversa che, chi non mi conosceva abbastanza bene, definiva “apatica”. Apatia è stata scritta in chiave ironica per incitare a prendere la vita con un po’ di sana autoironia, scherzando su alcuni miei difetti che avevo in passato che però mi hanno aiutato a migliorare e me stessa e ad essere ciò che sono in questo momento.
(Gretel)
Autore: Greta Parra, Andrea Maestrelli
Etichetta: Formica Groove
Publishing: Gianni Rodo Edizioni
Distribuzione: Artist First
BIOGRAFIA
Greta Parra, in arte Gretel, nasce il 4 maggio 2000 in provincia di Pisa e attualmente frequenta la facoltà di Psicologia dell’Università di Firenze. Studia canto dall’età di dieci anni partecipando a vari concorsi nazionali e regionali e vincendone alcuni. Nel 2017 è stata semifinalista ad Area Sanremo e semifinalista a Castrocaro. Ha avuto alcune esperienze lavorative sia come solista in alcuni locali, sia facendo da corista in una cover band di David Bowie. Negli ultimi anni ha preso parte ad alcuni spettacoli a scopo benefico. A suo dire, la sua più bella esperienza musicale è stata quando ha vestito i panni della principessa Disney Cenerentola all’interno di uno spettacolo presso l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. A settembre 2019 vince il concorso nazionale “Fantastica” a Fiuggi, portando il titolo in Toscana dopo tanti anni. La finale è stata trasmessa su Sky. Negli ultimi due anni si è dedicata alla scrittura di brani inediti e con uno di essi, a febbraio 2020, ha vinto un concorso nazionale. Sulla fine del 2021 esordisce ufficialmente con il singolo Mal di testa cui segue, a marzo 2022, Apatia. Il suo sogno più grande è quello di poter trasformare la passione per il canto in un vero e proprio lavoro.
INTERVISTA
Parlaci un po’ di te: come ti sei avvicinata alla musica e come hai scelto il tuo nome d’arte?
Mi chiamo Greta, in arte Gretel, ho 21 anni e vivo in provincia di Firenze. Studio Psicologia all’Università di Firenze e canto da quando avevo circa 10 anni. Ho sempre amato la musica in tutte le sue forme, cerco di ascoltare più canzoni possibili perchè credo mi possano aiutare a crescere come artista e possano essere fonte d’ispirazione. Il mio nome d’arte deriva dalla fiaba di Hansel e Gretel, adoravo il legame che c’era tra i due fratelli, un legame forte e indissolubile, come quello che ho io con la musica. Inoltre Gretel somiglia molto a “Greta”, l’ho scelto anche perchè volevo trovare un nome d’arte che però somigliasse al mio
A chi consiglieresti, in particolare, l’ascolto di “Apatia”?
Consiglio Apatia a chi è stanco di essere etichettato e giudicato solo in base all’apparenza. Questa canzone è stata scritta in chiave ironica perchè da piccola ero molto timida e introversa, gli altri credevano che non avessi emozioni e molto spesso mi sono sentita dire che sembravo “Apatica”. La verità è che queste persone semplicemente non mi conoscevano bene, io ci metto un po’ prima di aprirmi con gli altri, quindi a causa di questo ho ricevuto molte critiche e giudizi. Col tempo ho imparato a riderci su, Apatia è il risultato di questo mio cambiamento che mi ha portato ad essere la persona estroversa e solare che sono oggi.
Come si distingue “Apatia” rispetto a “Mal di Testa”, singolo con cui hai esordito?
Mal di testa è malinconica, parla di un amore adolescenziale che arriva al capolinea, mentre Apatia è una canzone autoironica, che si concentra sul non prendere troppo sul serio i giudizi delle persone che non ti conoscono.
Quali sono invece i punti d’incontro tra i due brani?
Sia Mal di testa che Apatia derivano da esperienze mie personali e, nonostante una sia un po’ più drammatica e l’altra un po’ più ironica, entrambe vogliono lanciare un messaggio ben preciso: Mal di Testa incita a mettere il bene di noi stessi davanti a tutto, superando la separazione da una persona che reputavi importante che però non ti aiutava a tirare fuori il meglio di te. Apatia incita a prendere la vita con un po’ di sana autoironia, cercando di scherzare sui propri difetti per mettere a tacere i giudizi altrui
Consigliaci qualche canzone che tutti dovrebbero assolutamente ascoltare.
Vi consiglio Roar di Katy Perry: una canzone che parla di rinascita personale, di come rialzarsi dopo una caduta. Credo sia un messaggio molto bello da trasmettere soprattutto ai più giovani: bisogna affrontare la vita come dei guerrieri cercando di non farci mettere i piedi in testa da nessuno; l’importante è pensare ai propri obiettivi per raggiungere la felicità che pensiamo di meritare.