Girato dal vivo al Villaggio Globale presso l’ex mattatoio di Testaccio, a Roma
“Il tempo libero” è il nuovo video della band new wave GRANATO
sonorità elettroniche à la Battiato e ritmiche serrate come da scuola CCCP
«Al tema del “tempo libero” abbiamo deciso di legare quello del consumismo: il tempo libero che abbiamo viene utilizzato solo come un ulteriore momento di consumo. Il protagonista del brano è un lavoratore (un impiegato, un operaio, un professionista, non fa molta differenza) alle prese con la ricerca del modo migliore per consumare il suo tempo libero»
Dopo l’uscita dei singoli “La camera di Viola” e “La giostra”, tornano i Granato con un’anticipazione live di uno dei brani contenuti all’interno del loro nuovo album in uscita “Canzoni per giovani adulti”: “Il tempo libero”.
«L’idea di presentare il nuovo brano tramite una versione dal vivo ci è venuta perché teniamo molto alla dimensione live e, data la carenza di occasioni per mostrare questo nostro lato fondamentale, abbiamo pensato fosse un’ottima idea (detto fra di noi, a volte ci hanno detto che siamo meglio dal vivo che su disco. Ma noi non ci crediamo)».
Una versione riadattata per l’occasione dove, alle ritmiche punk-wave vicine ai CCCP e al Battiato più elettropop, si accosta un’elettronica a tratti sognante e sospesa.
«In questa versione dal vivo abbiamo voluto un po’ modificare il brano, senza però stravolgerlo: abbiamo inserito, ad esempio, una breve introduzione elettronica dal carattere pacato e sognate, mentre la versione in studio è più energica e scattante, un po’ rock, un po’ wave, un po’ punk, con la melodia della voce molto orecchiabile e dal tono quasi canzonatorio».
Come consueto per la band, il brano è una sagace riflessione sulla società dei consumi e su come questa ci influenzi anche nei momenti che potremmo dedicare a noi stessi.
«“Il tempo libero” affronta diverse tematiche. Parte da una riflessione sulla libertà in generale, riflessione compiuta attraverso l’osservazione di una delle tante libertà di cui pensiamo di godere quotidianamente: quella, appunto, relativa a quello che è il nostro tempo libero. Al tema del “tempo libero” abbiamo deciso di legare quello del consumismo: la nostra necessità di tempo libero viene utilizzata ormai soltanto come un ulteriore momento di consumo. Tempo libero e lavoro sono essenzialmente legate: per questo il protagonista del brano è un lavoratore (un impiegato, un operaio, un professionista, non fa molta differenza) alle prese con la ricerca del modo migliore per consumare il suo tempo libero. La storia ha un esito oserei dire grottesco. Ma abbiamo già detto troppo! D’altro canto, non vogliamo sminuire la necessità del tempo libero dal lavoro. Il tema è molto attuale, visto il dibattito che si sta sviluppando sulla settimana di quattro giorni e sui suoi benefici in campo sociale, ecologico e produttivo».