Fabio Strinati (San Severino Marche, 19 gennaio 1983) è un poeta, scrittore, pianista e compositore italiano.
Autore di numerose raccolte poetiche, ha pubblicato anche poemetti, preghiere e libri di aforismi. Debutta come poeta nel 2014 con il libro «Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo». È presente in diverse riviste e antologie letterarie: da ricordare «Il Segnale», rivista letteraria fondata a Milano dal poeta Lelio Scanavini; la rivista «Sìlarus», fondata da Italo Rocco; il bimestrale di immagini, politica e cultura «Il Grandevetro»; la «Gazeta Dielli»; «451 Via della letteratura della scienza e dell’arte».
Sue poesie sono state tradotte in romeno, in bosniaco, in spagnolo, in albanese, in francese e in inglese, mentre in lingua catalana è stato tradotto da Carles Duarte i Montserrat, e in lingua croata, dalla poetessa Ljerka Car Matutinovic.
È inoltre il direttore della collana poesia per le «Edizioni Il Foglio» e cura una rubrica poetica dal nome «Retroscena» sulla rivista trimestrale del «Foglio Letterario».
Allievo del pianista Fabrizio Ottaviucci con il quale studia pianoforte per ben 15 anni, si dedica anch’egli all’insegnamento del pianoforte. Come musicista e compositore ha pubblicato per la Ema Vinci – L&C il disco dal titolo: “Chiaroscuro estemporaneo – Nel DNA il suono”.
Scrive anche testi per cantanti di musica leggera.
DISCOGRAFIA
- L’attesa, sperimentale/alternativo, 2020, Alberto Nemo (voce e musica); testi di Fabio Strinati, MayDay.
- Chiaroscuro Estemporaneo, 2021, Fabio Strinati, pianoforte, Ema Vinci – L&C
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