mercoledì, 15 Gennaio, 2025

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Dal 7 maggio è disponibile in rotazione radiofonica “AD UN METRO DI DISTANZA”, primo brano di MATTEO MAIONE pubblicato su tutte le piattaforme di streaming il 1° maggio.

Distanti, ma uniti dalla voglia di normalità e di vicinanza fisica ed emotiva: questo il senso di “AD UN METRO DI DISTANZA”, brano di debutto di MATTEO MAIONE che veicola un messaggio di fiducia e aspettativa per il domani.

Musicalmente l’andamento iniziale è apparentemente cupo nella sua progressione funky, aprendosi poi in un ritornello pop/rock che è una riflessione coraggiosa e, soprattutto, una ricerca di speranza per un ritorno alla libertà.

Questa canzone è nata durante il primo lockdown, in un momento di solitudine, incredulità ma anche paura e impossibilità di fare previsioni sul futuro – spiega Matteo Maione a proposito del nuovo singolo – Ho scelto dunque questo brano come mio primo singolo per l’attualità del contenuto, per il coraggio di voler raccontare, a distanza di un anno, quello che abbiamo vissuto e che ancora stiamo vivendo.

Il videoclip ufficiale del brano è stato diretto e montato dallo stesso artista e vede l’alternarsi di immagini incentrate sul senso di solitudine degli esseri umani e di desolazione dei paesaggi urbani. Questo video si fa metafora del vuoto cosmico e dell’impotenza che ci accomuna e, al tempo stesso, ci divide profondamente.

 

Biografia

Matteo Maione nasce a Roma il 28/10/1971, e dopo aver vissuto tutta l’infanzia e l’adolescenza a Frosinone, torna nella sua città natale. La passione per la musica è cominciata fin da bambino attraverso lo studio del pianoforte; in seguito, Matteo capisce che quello strumento poteva dargli la possibilità di esprimere sensazioni ed emozioni profonde e sconosciute; da qui le prime improvvisazioni, composizioni, poi l’amore per il cinema e la ricerca di sonorità che potessero essere un connubio armonioso con le immagini. Infine, negli ultimi anni emerge la necessità di raccontare le esperienze di una vita, trasformando l’esistenza stessa in una grande colonna sonora, in cui la musica fosse il cuore e le parole fossero il racconto lucido ma anche immaginario della memoria e di un presente senza tempo.
Il suo brano d’esordio, dal titolo “Ad un metro di distanza”, è disponibile in digitale dal 1° maggio e in radio dal 7 maggio.

 

Facebook: https://www.facebook.com/Matteo-Maione-102466811989450

 

INTERVISTA

Parlaci un po’ di te: chi sei, da dove vieni, come ti sei avvicinato alla musica?

Ho 26 anni. Sono appassionato di musica jazz, soul e pop. All’età di 10 anni mi sono avvicinato al mondo della musica scegliendo di iscrivermi alla sezione musicale della scuola media poiché già provavo per essa una sorte di attrazione fatale. Proprio per questo, dai 16 anni, ho iniziato a lavorare come animatore turistico durante il periodo estivo. Questi anni sono però stati condizionati da quello che è sicuramente il periodo più difficile di tutta la mia vita. Infatti, a seguito di alcuni accertamenti. scoprii di essermi ammalato. Durante il primo periodo è stata davvero dura! Gli unici momenti di gioia erano le mie lezioni di canto anche se spesso non avevo abbastanza forza per farlo. La musica però riusciva a darmi la grinta di cui avevo bisogno per andare avanti e continuare a credere che prima o poi sarebbe stato tutto un brutto ricordo. Conclusi gli studi universitari nei tempi stabiliti, nonostante tutte le difficoltà che la malattia mi procurava, decisi di iscrivermi a un master in marketing. La voglia di vivere della mia passione però non ha mai smesso di inseguirmi ed è da qui che ho capito che dovevo cantare o recitare nella vita. Credo che la frase che mi rappresenti di più è: “Le cicatrici sono il segno che è stata dura… ma il sorriso è il segno che ce l’hai fatta”

A chi consiglieresti, in particolare, l’ascolto di “La vita è camminare”?

La consiglierei ad un pubblico di fascia 25-34 che ama la musica pop che è in cerca di emozioni.

A tutti coloro che vogliono ascoltare…

Qual è l’elemento che non dovrebbe mai mancare in un pezzo firmato da te?

Sicuramente non dovrebbe mai mancare una parte di me e il messaggio che decido di dare. Solo attraverso la musica riesco ad esprimere al meglio i miei sentimenti e le mie sensazioni.

Hai voglia di darci qualche consiglio per gli ascolti?

Non consiglierei la musica Trap-rap perché non la preferisco mentre consiglierei fortemente playlist soul- pop

 

 

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