sabato, 18 Gennaio, 2025

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“Minerva” è il nuovo singolo di Giallo

Minerva è nata sulla chitarra. Con un riff quasi ipnotico. È un testo che è venuto alla luce quasi vomitato. Scritta nella primavera 2019, viene poi ripresa nel 2020, all’inizio della collaborazione con Federico Sapia e gli studi McHub.

Il brano nasce introno alla figura di Minerva, come simbolo della musica, della cultura, e dell’arte. A questa si sono poi sovrapposti dei satelliti. Persone che hanno orbitato introno a Giallo nel suo secondo anno di università. Un ringraziamento particolare va a Federico Sapia, che è riuscito a esprimere le parole di Giallo in suoni, con una produzione musicale su misura. Poi un ringraziamento a Rossa, perché lei è un po’ Minerva.
 
Spiega l’artista a proposito del suo nuovo inedito«Minerva è un ritorno alla vita, per me che penso di essere un orso. Di inverno vado in letargo. Con la testa. Mi rinchiudo dentro ai pensieri, stretto sotto le lenzuola che non vogliono mai farmi scappare. Minerva è stato il mio ritorno alla vita nella primavera del 2019. Penso di averla scritta tra febbraio e marzo. Ecco perché mi piacciono le primule, ecco perché mi piace il sole dopo il temporale, ecco che non esistono le mezze stagioni poiché non esistono i mezzi umori. Minerva è un casino. Un casino di cose che mi sono successe. Alcune fuori, molte dentro..».
 
Come per il video di Spettatori, il videoclip di Minerva è la rappresentazione cinematografica della canzone secondo la fantasia di Giallo. Il video è stato infatti scritto ed ideato da Giallo. Il progetto da seguito alla continuità che caratterizza l’intero EP. Per questo il video di Minerva si collega a quello di Spettatori, con uno stile cartoon. Molti amici hanno aiutato nella realizzazione del videoclip. Particolarmente, un ringraziamento va a Ravel, che è riuscito a trasformare le idee in realtà cinematografica. Poi a Laene, che è Minerva, ed ha gli occhi blu cobalto molto più belli di quanto possano esserlo nella fantasia. Poi Iside, perché da i consigli giusti.

Link al videoclip ufficiale: https://youtu.be/_oqw5zzmGvo

Biografia

Classe 1998, Giallo nasce a Brescia, portato dalla cicogna, che in realtà è l’aeroplano ad elica di Snoopy. Qui passa il tempo a dormire sul pianoforte Yamaha a mezza coda in salotto, bianco come la panna montata (unico gusto che gli piace). Dorme sdraiato sulla coperta. Non è quella di Linus, la sua coperta è il Garda. La porta con sé quando si trasferisce ad Ivrea (che non è Torino) dove cresce e vive tra i 7 ed i 18. Qui scopre la musica ed il gioco della palla. Principalmente il gioco della palla. La musica però, inizia a fare le sue radici, e Giallo non può farci assolutamente niente. Studia pianoforte per un anno, suona “Per Elisa”. Studia canto per un anno, canta “Strada Facendo”. Studia tromba per un anno, suona (e recita in maniera discutibile) “La Pantera Rosa”. Studia chitarra classica, prova a suonare Romanza. Studia batteria per un anno, non suona. Studia canto nuovamente, canta “Puisque C’est Ma Rose”. Studia il basso elettrico, suona “Another One Bites The Dust”. Diciamo che studia e suona, anche se di studiare musica non se ne parla proprio. Giallo non sa né leggere né scrivere. E da perfetto illetterato musicale arriva ai suoi 17, quando capisce che il gioco della palla non fa più per lui. Riprende in mano la chitarra ed inizia a scrivere testi, poesie, canzoni. Giallo si trasferisce a Londra nel 2017, dove studia all’università. L’amico Lorenzo lo spinge a scrivere e pubblicare la sua musica. Nel 2019, chiama sua madre dicendo: “Mamma tu non l’hai capito, voglio fare il cantante”. A gennaio 2021, Giallo inizia a lavorare per pubblicare il suo primo EP. Dopo l’uscita del primo singolo, Spettatori, a febbraio 2021, Giallo è pronto a pubblicare Minerva ad aprile. Perché quando nascono i fiori, nascono le canzoni.

Instagram: https://instagram.com/giallosulbagnato?igshid=yyigkrb0qf2l
Facebook: https://www.facebook.com/giallosulbagnato

 

INTERVISTA

Cominciamo con una classica domanda da colloquio: parlaci un po’ di te.

Sono Giallo e mi piace suonare, cantare, scrivere. È abbastanza esaustiva come introduzione. Poi mi piace viaggiare. Ho vissuto a Londra per l’università. Vivo a Malta adesso. Voglio tornare in Italia a breve, per poter suonare live e studiare ancora. D’ora in poi solo musica.

Nel corso della tua vita ti sei avvicinato e allontanato a molti strumenti musicali. Ce ne è uno che ti è rimasto nel cuore?

Il pianoforte Yamaha bianco a coda di mia mamma. Penso sia il primo strumento che ricordo di aver visto da quando esisto. Era maestoso nel salotto della nostra casa a Brescia. Io ci salivo sopra e mi addormentavo sulla pancia, mentre lui suonava. È maestoso oggi, nella casa di Genova. Proprio davanti al balcone, così può sbirciare il mare. Il suono di quel pianoforte è qualcosa che ho dentro e rimarrà sempre con me.

Ci sono dei riferimenti visivi che sono stati utilizzati nella realizzazione del videoclip di “Minerva”?

Lo stile del videoclip è molto particolare. Il riferimento c’è, è “A Scanner Darkly” di Richard Linklater. Mi era stato consigliato da Rachael, dopo che le ho fatto vedere un video in stop-motion che avevo disegnato a mano (non il videoclip di Spettatori). Allora lei mi ha consigliato questo film, che secondo me è un capolavoro. Ho pensato che lo stile fosse perfetto come riferimento per continuare l’evoluzione grafica che i videoclip dell’EP vogliono mostrare.

Che cosa c’è nel futuro di Giallo?

Spero tanti live. Perché non suono live da tanto tempo, e ho bisogno di calpestare qualsiasi palco per migliorare. Spero la primavera porti dei fiori, e l’estate dei palchi. Poi ho voglia di studiare. Sto cercando la giusta strada da poter intraprendere per alimentare tutti gli aspetti artistici di cui ho fame. Italia prossima meta, senza dubbio.

 

 

 

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