Hey TV, cos’hai in programmazione stasera?” chiede spavaldo Supernino. Un modo alquanto bizzarro per tentare il primo approccio, a meno che non si stia davvero chiedendo di uscire alla propria televisione.
È quello che succede a Supernino, a cui la TV sembra mancare parecchio. Che poi forse a mancare non è tanto l’oggetto in sé quanto tutto il contorno, la spensieratezza di quegli anni e le persone che non ci sono più. Può tutto questo essere descritto in una canzone? Manchi TV, il terzo singolo di Supernino in uscita per Sony Music, è qui proprio per questo.
Supernino è un’insegna al neon alla fine del prossimo secolo. Un anti-eroe contraddittorio, un paradosso temporale. É un cinema tridimensionale in una puntata di Black Mirror ambientata più di cento anni fa. Nella vita si occupa di intelligenza artificiale, e fuori dall’ufficio vive per una musica che per lui è una sorta di proiezione tridimensionale della vita, da guardare attraverso apposite lenti. E lo fa con un QI drasticamente sopra la media, cercando di differenziarsi dal fratello gemello laureato in medicina in una forma di arte che preveda aghi ma solo quando si parla di giradischi.
É Super, ma è soprattutto Nino, per tutti. Un giovane ragazzo con il sogno della musica, che racconta l’amore tragicomico, in qualsiasi sua formula. Ed è li, nel dolceamaro, che Supernino tira fuori il suo potere di restare in piedi, seppur sentendosi un po’ sfigato.
Quando non suona e non costruisce il futuro fatto di Intelligenza artificiale, gioca ai videogiochi, da perfetto nerd, perfettamente calato nel suo secolo imperfetto e pieno di aspettative.
Un giorno aprirà un Supercinema, ma questo succederà in un prossimo futuro.
BIOGRAFIA
Supernino, all’anagrafe Davide Sgro, classe 1994, è un cantautore torinese. Inizia ad avvicinarsi alla scrittura da bambino, inventando filastrocche con lo scopo di infastidire suo fratello gemello. All’età di tredici anni dice basta alla tastiera giocattolo e, ormai adolescente, riesce ad accedere alla classe di organo presso il Conservatorio di Torino, dove ha l’opportunità di studiare pianoforte e composizione. Dopo aver militato in diverse band, pubblica “Telodirò”, il primo singolo da solista sotto lo pseudonimo di Supernino. Il progetto è un tuffo nel futuro, gli strumenti acustici vengono sostituiti da quelli virtuali e la scrittura diviene più frenetica e attuale: sono proprio i testi delle nuove canzoni, ironici e fuori dagli schemi, a diventare il cavallo di Troia prediletto dall’autore per insinuarsi nella scena musicale italiana. “Eday EP” è il precedente disco d’esordio prodotto dai ragazzi di ROL Produzioni, i quali hanno avuto un ruolo fondamentale nella definizione del sound elettronico che oggi contraddistingue il progetto. L’EP, pubblicato in modo indipendente, riesce sin da subito ad attirare l’attenzione degli addetti ai lavori, tanto da portare l’artista a firmare pochi anni dopo un contratto discografico con Sony Music per la pubblicazione del suo nuovo disco in uscita nel 2021.
INTERVISTA RADIO CITY LIGHT
Chi è Supernino e quali sono i superpoteri?
Supernino è un non-eroe, una contraddizione, un paradosso, è Super ma allo stesso tempo ha un nomignolo comune come Nino, che è un diminutivo tra l’altro. È un figo (o almeno punta ad esserlo) ma allo stesso tempo uno sfigato. È sempre a un passo dal raggiungere l’obiettivo per poi crollare miseramente. È proprio questo il bello (o il brutto) di Supernino, si sente un supereroe ma non ha superpoteri, crede di poter fare l’impossibile senza mai farcela davvero… ora scusate ma vado a piangere :’(
Qual è la relazione con la tua televisione?
Purtroppo non la guardo più da molto tempo. Quando la accendo penso ai miei pomeriggi da bambino passati a guardare Mr Bean o Ultimate Muscle su K2 sgranocchiando patatine Dixi, e mi sale la nostalgia. Per non parlare delle pubblicità, mi rendo conto di non conoscere più nemmeno un jingle, sono ormai lontani i tempi in cui “Chi pulisce più di Chanteclair Aaah” ti risuonava in testa per giorni. Non riconosco più la mia TV.
Cosa puoi dirci per ora di Supercinema?
Posso dirvi che uscirà moooolto prima di quanto possiate immaginare e conterrà ben due featuring con grandissimi artisti! Nel disco troverete brani di ogni genere e tipo, immaginate di entrare in un multisala dove potrete scegliere il vostro film preferito da guardare. Sono sicuro che l’ascolto varrà il prezzo del biglietto.
Esiste ancora la divisione tra rap e indie?
Direi proprio di sì, o meglio, il rap è sempre stato un qualcosa di ben distinto, è l’indie che invece ha sempre avuto problemi di identità ahah.
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